La
caratteristica più evidente di questi animali, che dà anche
il nome al phylum, è l'esoscheletro, una cuticola calcificata secreta
dall'epidermide che riveste completamente l'animale come una sorta di
armatura; essa svolge funzioni meccaniche e protettive. Appartengono a
questo gruppo animali per la maggior parte marini, molti dei quali notissimi
come granchi, aragoste, gamberi e paguri, ma anche meno noti, come lepadi
e balani. Il Museo possiede 175 esemplari appartenenti a 98 specie classificate
di provenienza locale (Porto Cesareo, Gallipoli) e, in massima parte,
esotica (Filippine, Cina, Giappone, Formosa, Malacca).
Dromia
vulgaris è noto come 'granchio facchino' perché
trasporta sul dorso una spugna che lo nasconde parzialmente e cresce con
lui, ma ad una velocità inferiore; dopo alcune mute, infatti, il
granchio la rimpiazza con un pezzo più ampio tagliato su misura
dal substrato per mezzo delle sue chele.
La Dorippe
lanata porta sul dorso, aiutandosi con le zampe posteriori,
ascidie, oloturie, pezzetti di vetro o anche pesci e granchi morti, a
scopo mimetico. I granchi appartenenti alla famiglia Pinnoteridae
sono comunemente chiamati 'granchi pisello' perché hanno dimensioni
minuscole; vivono nella conchiglia di bivalvi (spesso Pinna nobilis)
o all'interno di oloturie o ascidie filtrando cibo dalle correnti alimentari
dei loro ospiti. Alcuni granchi della famiglia Majidae se arrostiti
costituiscono cibo saporito e compaiono sul mercato nei mesi autunnali,
la più pregiata è la Maja squinado
nota con i nomi dialettali di 'grancevola' o 'granzeola' (Veneto). L'aragosta
comune (Palinurus vulgaris) è frequente nei nostri mari, viene
pescata in vari modi e costituisce cibo prelibato. Sono anche abbastanza
apprezzate le carni delle 'cicale di mare' (Scyllarides latus
e Scyllarus arctus) dal corpo tozzo e depresso,
lento nei movimenti e spesso ricoperto di fango ed alghe.
Un posto a parte nell'ordine
dei decapodi, sia per la struttura che per il modo di vivere, occupano
i paguri che, possedendo addome molle e vulnerabile, lo proteggono inserendolo
nelle conchiglie vuote di molluschi gasteropodi. Esperimenti fatti in
acquario hanno dimostrato che il paguro discrimina fra le conchiglie disponibili
scegliendo in genere una conchiglia sottile, rotta o in cattive condizioni
probabilmente perché offre dei vantaggi per la mobilità
e per il mimetismo.
Crostacei particolari
sono i cirripedi; il nome della specie Lepas anatifera
deriva da una curiosa leggenda: si credeva un tempo che le lepadi dessero
vita alle anatre selvatiche che apparivano dai flutti al ritorno dalle
migrazioni come se nascessero in mare, ciò a causa della forma
del loro guscio che ricorda il becco dell'anatra, e dalle appendici interne
(i 'cirri' setolosi) che venivano scambiati per le penne embrionali.
I limuli, unici
rappresentanti della classe Merostomata e prima compresi fra i crostacei,
sono, in realtà, più prossimi ai ragni e gli scorpioni.
Considerati 'fossili viventi' dal momento che differiscono pochissimo
dai merostomi fossili che sono vissuti intorno a 200 milioni di anni fa,
sono abbondantissimi lungo le coste orientali dei Continenti e si accumulano
in numeri talmente elevati lungo le spiagge, che un tempo venivano raccolti
e macinati per farne concime per i campi.
Palinurus vulgaris (Aragosta comune)
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