Quella dei fossili è la collezione di più recente acquisizione del Museo. Essa ci permette di osservare alcune tra le infinite forme viventi che hanno popolato la Terra nel corso delle ere geologiche. I fossili, infatti, sono i resti di organismi animali e vegetali vissuti nel passato, ed in buona parte estinti, che si sono conservati nel tempo grazie a dei processi chimico-fisici di trasformazione. In natura sono piuttosto comuni i fossili di organismi che vivevano in mare, poiché in tale ambiente era più frequente che essi, una volta morti, venendo seppelliti da sedimenti subissero in minor misura i processi di distruzione, dominanti invece sulle terre emerse. Ciò spiega perché è più facile rinvenire i fossili in rocce sedimentarie di origine marina, come ad esempio nei «tufi calcarei» salentini, ricchi in conchiglie e resti di altri organismi marini. Altro fattore importante per la fossilizzazione di un organismo è che esso abbia parti dure (ad es. conchiglia, denti, ossa) le quali si conservano più facilmente, a differenza delle parti molli che, salvo rarissime eccezioni, si distruggono. La collezione di fossili del Museo è suddivisibile in due parti: fossili italiani e di altre parti del mondo e fossili salentini. La prima parte è costituita da circa una trentina di fossili di specie animali e vegetali.
Tra i pezzi da segnalare ci sono alcuni esemplari di artropodi marini molto primitivi vissuti nel Paleozoico: i trilobiti, ed in particolare quello del genere Elrathia, risalente al Cambriano medio che con i suoi 550 milioni di anni è il fossile più antico del Museo. Tra i vegetali spiccano una felce del Carbonifero (310 MA=milioni di anni) e la sezione di un tronco silicizzato di età triassica (220 MA) proveniente dal Brasile, mentre è più «recente» il frutto di palma dell'Eocene (circa 55 MA) rinvenuto nei famosi giacimenti fossiliferi di Bolca nel Veneto.
Particolarmente belli sono alcuni fossili di pesci provenienti dagli USA, tra cui alcune specie eoceniche (circa 55 MA) come Diplomistus dentatus e Gosiutychtys parvus, quest'ultima rappresentata da un certo numero di individui tutti raggruppati, come se una morìa di massa avesse colpito questi piccoli pesci. torna su-------------------------------------continua >>> |
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ultimo aggiornamento 31 Agosto 2006 |