La numismatica cinese,
vista come fonte archeologica di ricerche storiche, è di valore molto
relativo. Non si incontra nessuna data di conio, nè immagine di imperatore;
solo nell'età vicina alla nascita di Gesù Cristo si può vedere il cavallo
con la posta imperiale.
Il nome degli imperatori
compare solo con la dinastia Tang, cioè dal VII secolo d.C. in poi,
con la seguente dicitura: "Tesoro circolante dell'imperatore N.N.".
Dalla dinastia Tsing (240 a.C.) alla dinastia Tang (600 d.C.) sulle
monete si conia solo il peso (Pan Leang = mezza oncia; U-Scia = circa
due decigrammi); oppure il luogo del conio e la qualità della merce
che si poteva comprare (es. "cinque quadrati di tela").
Ma la scrittura di tali
monete non è ancora interamente conosciuta. Gli studi di numismatica
cinese sono molto recenti, resi possibili grazie alle grandi collezioni
esistenti fuori dalla Cina.
La preziosa collezione
di 74 monete cinesi dalle più antiche alle più moderne, presente nel
Museo, è importantissima per lo studio della storia della Cina. Fu comprata
dal missionario P. Egidio Santoro e studiata, con l'aiuto del catechista
Tin Paolo, tra il 1934 e 1941 mentre si trovava nella città di Han Kow.
Vi sono monete degli Imperatori Iao, Scia, Scian, Ciu e Han appartenenti
alle sei dinastie storiche Han, Wei, Sun, T'an, Iuen, Ming dal 322 sino
al 1368 dopo Cristo. Serie completa degli imperatori dell'ultima dinastia
C'in (tartara-macedone) dal 1644 al 1908 dopo Cristo. Alcune monete
dei primi anni della Repubblica Cinese (1912 in poi).