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Mille anni fa circa i leoni (Panthera leo) vivevano anche in Europa, oggi la loro presenza è limitata all'Africa centro meridionale ed eccezionalmente all'estremo sud. Il panda minore o panda dorato (Ailurus fulgens) abita invece il continente asiatico ed è esclusivamente vegetariano. Nelle foreste dell'America meridionale vive il coati rosso (Nasua nasua), un animale aggressivo, con artigli molto robusti che conduce la sua esistenza in gruppo e viene cacciato unicamente per motivi «sportivi» con cani addestrati. Il gatto selvatico (Felis silvestris) che vive nelle zone rocciose di montagna, contrariamente a quanto per lungo tempo si è creduto, non è l'antenato del gatto domestico da cui differisce per la sua taglia notevolmente maggiore e per la coda che non si assottiglia alla punta e sembra mozzata.

Il visone europeo (Mustela lutreola) ha abitudini semiacquatiche, come testimoniano le sue zampe posteriori palmate; era molto diffuso in Europa ma a causa della caccia sconsiderata, oggi è diventato abbastanza raro. La volpe (Vulpes vulpes) è da sempre il simbolo della scaltrezza, purtroppo la sua caccia è tuttora uno «sport» praticato pur non avendo nessuna ragione logica di esistere data l'utilità di questo animale che può uccidere una trentina di ratti al giorno. Anche il lupo (Canis lupus) è un animale delle cui gesta sono ricche leggende ed antiche storie. In Italia correva grave pericolo di estinzione, mentre è ancora abbastanza diffuso in Polonia, ex Unione Sovietica e Turchia.

Il Museo possiede diversi esemplari di erbivori come ad esempio il camoscio (Rupicapra rupicapra) che si riconosce facilmente dalle corna verticali con la punta rivolta all'indietro, l'antilope saltante (Antidorcas marsupialis) caratteristica per la netta divisione dei colori del suo mantello: fulvo sul dorso e bianco sul ventre; il bisonte (Bison bonasus) che rappresenta il più grosso mammifero vivente in Europa; il cervulo muntjak (Muntiacus muntjak) che vive in Nepal, India e Cina del sud; il cudù maggiore (Strepsiceros strepsiceros) maschio che possiede bellissime corna curvate a spirale con una scanalatura che ne segue le circonvoluzioni; il tragulo pigmeo (Tragulus kanchil) che vive nelle zone di montagna di Indocina, Giava, Sumatra e Borneo.

Gli unici mammiferi capaci di volare sono i pipistrelli, che appartengono all'ordine dei Chirotteri; le loro ali sono membrane sostenute dalle dita, dagli arti e dalla coda. I rinolofidi possiedono un'espansione carnosa a forma di ferro di cavallo attorno al naso, l'esemplare esposto nel Museo (Rinolofus ferrumequinum) proviene dalla Transilvania ed è un insettivoro (i pipistrelli ematofagi, chiamati comunemente vampiri, appartengono a tre sole specie che vivono in America meridionale).


Hystrix cristata (Istrice)

Tra i roditori possiamo invece ammirare l'istrice (Hystrix cristata) con i caratteristici e lunghi aculei ornati di anelli bianchi e neri; il castoro (Castor fiber) con la famosissima coda a spatola; il maré o lepre della Patagonia (Dolichotis australis) che possiede unghie robuste ed una piccolissima coda rivolta all'insù. Il nutria (Myocastor coypus), invece, proviene dal sud America ed ha una caratteristica coda rivestita di scaglie, è un animale molto sfruttato in pellicceria e vive lungo le rive di laghi e fiumi dove scava delle buche che usa come rifugio.

Caratteristico per la sua corazza costituita da squame molto dure ed embricate è il pangolino (Manis sp.) che trascorre la giornata nascosto tra le rocce o in tane scavate nel terreno ed esce di notte per procurarsi il cibo, quasi esclusivamente costituito da formiche e termiti. torna su

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Papilio blumei
Panthera leo (Leone)
 
Rupicapra rupicapra
(Camoscio)
 
Manis aurita
(Pangolino dorato)
 
Castor fiber (Castoro)
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ultimo aggiornamento
31 Agosto 2006