MADRE DI DIO DELLA TENEREZZA

Dopo l’ icona del Cristo, che per noi è un richiamo costante all’ incarnazione, nasce naturalmente l’ icona di sua Madre, in quanto l’ incarnazione è avvenuta per opera dello Spirito Santo con il consenso e la partecipazione di Maria Santissima.

In tutti i tempi gli iconografi hanno cercato di dare al volto della Vergine, tutta la bellezza, la tenerezza e la dignità che potevano immaginare.

Quest’ icona viene comunemente denominata MADRE DI DIO DELLA TENEREZZA . Maria è rappresentata a mezzo busto e porta il Bambino in braccio, i visi dei due protagonisti si stringono in uno slancio affettuoso di dolce intimità. Ella è sempre piena di benevolenza, adora il suo Divin Bambino e con docilità e un velo di tristezza ne accetta l’ inevitabile sacrificio.

In quanto donna sposata, ma sempre Pura, porta sulla testa un velo che scende sulle spalle, secondo il costume delle donne Ebree di quel tempo. Questo velo, o drappo, si chiama in Greco “maphorion”. Esso è dipinto di solito in rosso (simbolo della sofferenza, dell’ umanità e ricordo della discendenza regale). Il gallone dorato esprime la divinizzazione della sua umanità. I vestiti sono dipinti in azzurro-verde, come segno della purezza celeste della Vergine, la più perfetta tra gli uomini. Un altro importante dettaglio del suo vestito sono le soprammaniche. Esse sono caratteristiche anche del vestito dei sacerdoti; nelle icone simboleggiano la “concelebrazione” della Vergine Maria (e con lei di tutta la Chiesa) con Cristo, il primo Sacerdote.

Sulla fronte e sulle spalle della Vergine sono dipinte tre stelle dorate. Simili ornamenti, fatti di metallo, erano molto diffusi tra gli antichi. Nelle icone le stelle si dipingono come segno della sua Verginità prima, durante e dopo il parto. Le tre stelle sono anche simbolo della Santissima Trinità. In alcune icone la figura di Gesù Bambino copre una delle stelle, simboleggiando così l’Incarnazione della seconda ipostasi della Santissima Trinità, il Verbo.

Sebbene la Vergine occupi il posto centrale dell’icona, la sua presenza è tutta per il Figlio. La sua testa è dolcemente inclinata per accogliere il gesto di tenerezza e di consolazione del Bambino, che stringe affettuosamente il Suo viso contro quello della Madre. L’inclinazione del capo della Vergine addolcisce la sua maestà di madre di Dio, accentuando la sua dimensione umana e materna.

Il Bambino che Maria tiene in braccio è tale solo nella statura, ma appare adulto nei lineamenti del volto, nei gesti e negli abiti i quali sono anche intessuti di fili di oro(àssist), simbolo del sole senza declino e colore della luce Divina.

Ai lati della Madre sono scritte in lettere Greche le abbreviazioni di “Madre di Dio”, mentre , al fianco di Gesù, l’abbreviazione di “Gesù Cristo”.

 

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